Un anno da nonno

A(b)Braccio # Ennio Tinaglia

E così, è passato un anno da quando sei arrivato. Un anno esatto, oggi. Lo sai? Avevo sentito dire che diventare nonno mi avrebbe procurato strane, belle, meravigliose sensazioni. Io non so dirti cosa ho provato. So solo che mi è venuta la voglia improvvisa di gridarlo al mondo intero. Come quando è nata la tua mamma.

Mi ricordo che dopo averla vista, ma proprio un attimo dopo, decisi che dovevo andare a comprarle un vestitino color pesca. Si, color pesca e nient’altro, e avrei girato il mondo pur di trovarlo. Presi la macchina e mi fermai ad un semaforo, un maledetto, interminabile semaforo. Faceva un caldo torrido. Un tizio mi si affiancò, anche lui nella sua auto. I nostri sguardi si incrociarono, ma, te lo giuro, lo avrei chiamato io. “Senta, gli dissi, so che a lei la cosa può non interessare, ma io gliela devo proprio dire, altrimenti muoio. Oggi sono diventato papà, una femmina, ed è bellissima e si chiama Susanna”. Lui mi sorrise. Avevo 23 anni.

Beh, è capitata la stessa cosa con te. Eri nato da appena un giorno ed al mattino presto mentre passeggiavo con Pippo (si, lo “zietto” strano che ti ritrovi, quello peloso e a 4 zampe col quale ti diverti a giocare) alcuni turisti mi chiesero la strada per raggiungere il porto. Stavolta fui meno sfrontato, dissi che dovevo “concentrami” perché ero ubriaco, ubriaco di felicità, si, perché eri arrivato tu ed io ero diventato nonno.

Io, davvero, non lo so cosa si prova e non so neppure se è vero che ai nipoti gli si voglia bene più che ai figli o se si tratta di un amore diverso. Ma che importa? So solo che ti voglio bene come quel nonno nella Promanade Des Anglais. Non sai, non puoi sapere, cosa ha fatto quel nonno. Non fa niente. Col tempo capirai che il mondo è complicato e che dovrai rimboccarti le maniche per renderlo migliore o almeno, per provarci. Te lo spiegheranno mamma e papà. E anch’io conto di darti qualche dritta e di starti al fianco, spero il più a lungo possibile. Tu, però, procura di crescere in fretta, eh?

Sai qual è il momento più bello della giornata? Quando la mamma ti porta a casa. E, a te, in tutta confidenza, posso dirlo. Anche quando viene a riprenderti. Hai superato i 10 Kg e cominci a pesare, lo sai? Buon compleanno, cocciu d’amuri.

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