A(b)Braccio # Ennio Tinaglia
avvocato – Palermo
Era un gita fuori porta, organizzata da amici. Sapevo, dalla sera prima, che con noi ci sarebbe stata una ragazza nuova che non conoscevo. Lei sapeva che tra quel gruppo di nuovi amici c’era un certo Ennio, un tipo allegro, un po’ pazzoide, originale, appena appena laureato.
E’ strano. Ma quando ci incontrammo, ci sembrò che fossero spariti tutti gli amici. Come evaporati. Cominciammo a parlare e non la finimmo più. Poi, mentre camminavamo l’uno accanto all’altra, raccolsi un limone e glielo regalai. Lei lo strinse tra le sue mani. La sera, mentre rientravamo a Palermo, le canticchiavo a “mezzanotte sai che io ti penserò…e cercherò il tuo viso che splendido nell’ombra apparirà”.
Ci sposammo contro tutto e contro tutti 10 mesi dopo. Era il 1 Maggio del 1978. Quel limone è ancora intatto.